Sintesi

La data convenzionalmente intesa come “inizio ufficiale della Commedia Antica” è il 486 a.C. (anno in cui la commedia venne aggiunta al programma delle Grandi Dionisie), tuttavia, stando alle parole di Aristotele e all’archeologia moderna, gli esordi della commedia risalgono ad antecedenti festività rurali e alle falloforie.

Inquadramento geografico:

Riproduzione di una colonia della Magna Grecia

Le prime forme di primitiva “commedia” si sono sviluppate in Sicilia, sotto forma di festività religiose di campagna, in cui i contadini si scambiavano battute e beffe legate per lo più alla sfera del sesso. Questo è un fattore comune alle diverse espressioni drammatiche di commedia che il mondo greco (e non solo) ha conosciuto, e ciò sembra suggerire il legame con particolari riti e culti finalizzati alla fertilità dei campi o festeggiamenti in seguito ad un buon raccolto (Falloforie, mimi, fliaci, farse megaresi).

L’origine siciliana della commedia è suggerita – ci dice sempre Aristotele – anche dall’etimologia della stessa parola “Comodìa”. Posto che il suffisso –odìa deriva dal termine οδή, canto, sussistono alcuni dibattiti sull’origine della radice “Com-“. In greco Attico κώμος (kómos) significa processione, corteo. In greco dorico, dialetto parlato anche in Sicilia, la κώμη (kóme) indicava la circoscrizione territoriale, il villaggio (δήμος – démos in attico). I siciliani dunque, al fine di attribuirsene la paternità, affermavano che la Commedia indicasse l’azione di andare in giro per la  κώμη e, da qua: “Comm-edia”.

Tutto ciò, tuttavia, non è sufficiente a spiegare come una semplice farsa inscenata in festività provinciali si sia tramutata successivamente nella commedia che oggi noi conosciamo, quella allestita ad Atene da Aristofane e in seguito da Menandro, i principali autori di questo genere. E questa resta una questione tutt’oggi aperta, oggetto di dibattito tra gli studiosi.

Dunque ci troviamo di fronte ad un poderoso sviluppo di cui noi ignoriamo le dinamiche, che ci porta dalle rozze falloforie della campagna siciliana alle opere teatrali di alto livello dei due autori sopra citati.

La commedia assunse importanza ad Atene piuttosto tardi. Ciò deriva dal fatto che i greci, come i romani, non apprezzavano la commedia in quanto  genere di basso livello. Solo con Aristofane, la commedia raggiunse appieno le aspettative di un popolo profondamente legato alla polis e venne universalmente riconosciuta come momento di partecipazione politica e di critica della società.

Paolo Vacca

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