Edificio

Premesso che è assai difficile risalire all’originale struttura del teatro dell’epoca delle tragedie e delle commedie che conosciamo, se ne può tuttavia ipotizzare un assetto facendo riferimento a qualche antica fonte e ai pochi resti che non sono stati “contaminati” da ristrutturazioni posteriori.

Già nell’ VIII e nel VII secolo a.C. l’agorà di varie poleis greche, presentava delle costruzioni destinate all’accoglimento di un cospicuo numero di persone. Queste erano delle semplici tribune, costituite da gradinate rettilinee, dalle quali i cittadini partecipavano e assistevano (il termine “teatro” θέατρον deriva dal verbo greco θεάομαι, che significa “guardare”, “osservare”) a qualsiasi tipo di evento collettivo, dalle assemblee politiche, ai veri e propri spettacoli. Col passare del tempo, alla tradizionale realizzazione di tribune mobili, si cominciò a costruire delle strutture stabili, assumendo sempre più i caratteri del teatro classico.

Così, probabilmente, si presentava la sua struttura agli occhi dei concittadini dei più grandi tragediografi e commediografi:

Il luogo in cui il pubblico, secondo ordine gerarchico, prendeva posto (quelli più lontani venivano occupati dai cittadini di umili condizioni, mentre le prime file erano riservate per le personalità più prestigiose) è detto cavea (κοȋλον-koilon). Di forma semicircolare, era costituita da gradinate in pietra, e abbracciava buona parte dell’orchestra.

L’orchestra (ορχήστρα-orchestradal verbo ορχέομαι-orcheomai che significa “danzare”) era invece destinata a contenere i membri del coro. Nella maggior parte dei casi era di forma circolare, anche se non mancano esempi di orchestre semicircolari, o addiriittura rettangolari e trapezoidali, nelle quali i coreuti si esibivano con canti e danze.

Leggermente rialzata rispetto all’orchestra, e frontale alla parte centrale della cavea, è la scena (σκηνή-schené). E’ questo il “palco” in cui gli attori recitavano, e si svolgeva lo spettacolo. In origine costruita con materiale di legno, successivamente, con l’utilizzo della pietra, divenne parte stabile della struttura.

Separano la cavea dalla scena due corridoi attraverso i quali il coro, danzando e cantando, faceva il suo ingresso, all’inizio, e usciva alla fine della rappresentazione, sono rispettivamente la parodoάροδος-parodos) e l’esodo (έσοδος-esodos).

                    

                     1. Cavea

                     2. Orchestra

                     3. Parodo-Esodo

                     4. Scena 

 

 

 

 

Infine, a dimostrazione dello stretto legame fra religione e teatro, non è raro che in prossimità di quest ultimo si trovino resti di antichi templi eretti in onore di numerose divinità.

Un esempio di teatro greco: il teatro di Siracusa

Guarda il video (durata: 1.40 minuti)

Un breve video (in spagnolo) sul teatro di Epidauro

Guarda il video (durata: 1.16 minuti )

Giorgia Oppo

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