Costumi

Gli attori e i coreuti, quando entravano in scena, indossavano capi di abbigliamento della vita quotidiana. I principali abiti erano il chitone e il peplo (quest’ultimo è tipicamente femminile ma spesso veniva indossato anche dagli uomini).

Il Chitone poteva essere dorico o ionico. Quello dorico era una tunica costituita da un rettangolo di tessuto annodato sulle spalle. Differiva da quello femminile per la lunghezza e la larghezza (era più corto e più stretto) era poco decorato e spesso era aperto sui fianchi.

chitone

Il Chitone ionico, invece, era una tunica a maniche lunghe abbellita con ricami e legata da una cintura sotto il petto. Spesso veniva abbinato al chitone un mantello corto portato sulla spalla sinistra; la clamideIl Peplo era una tunica di lana che ricadeva in pieghe grazie a una cintura legata in vita, normalmente aperto da un lato. Era un capo tipicamente da donna, infatti veniva indossato per recitare parti femminili.

Come calzatura utilizzavano uno stivaletto a mezza gamba, il “coturno”. Aveva una suola bassa, morbida e consentiva maggiore agilità di movimento.

coturno

A seconda del ruolo da recitare, il costume veniva completato con un tratto caratterizzante. A chi recitava la  parte del vecchio veniva dato un bastone, al guerriero una spada. Era di particolare importanza anche il colore dell’abito, che esprimeva un significato particolare; il colore nero indicava il lutto, quello porpora la dignità regale, quello giallo indicava il personaggio femminile.

La maschera era la caratteristica più importante dell’attore greco. In genere essa era fatta di stoffa gessata, munita di una parrucca e di una bocca leggermente aperta che fungeva da “cassa di risonanza”, che serviva cioè ad amplificare la voce in modo che anche gli spettatori più lontani potessero sentire. Per altri invece fungeva solo da effetto scenico. Inoltre, poiché gli attori ricoprivano più ruoli, le maschere consentivano al pubblico di vedere un maggior numero di personaggi. Infine, poichè gli attori erano sempre solo uomini, le maschere consentivano loro di interpretare anche ruoli femminili. Quando ciò accadeva, indossavano  maschere dipinte di bianco, mentre quelle maschili erano solitamente  grigie.

Qua sotto un video sulle maschere del teatro greco (durata: 3.04 min):

                                                                                                                                                                                             Marta Minafra e Violetta Duò

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