Ecclesiazuse

di Aristofane

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Personaggi


PRASSAGORA,
 capo delle donne che parla per loro.

BLEPIRO, marito di Prassagora

CREMETE,

UNA BANDITRICE,

UNA SERVA,

UN GIOVANE,

UNA RAGAZZA,

TRE DONNE,

DUE UOMINI,

TRE VECCHIE.


Trama

 ‘Ecclesiazuse’ significa Le donne che partecipano all’assemblea.

Nella  prima parte, le donne, guidate da Prassagora, si trovano riunite a provare i discorsi per l’assemblea, travestite da uomini, e a cercare di spogliarsi dei modi e della grammatica femminili. Queste prove serviranno,  una volta presi i posti nell’ecclesia (parlamento), ad ingannare gli uomini per ottenere il comando dello stato. Quindi viene redatto un “programma politico” apparentemente conservatore, in cui, però, viene dato il potere alle donne “ che come in casa son tesoriere e ministri” (vv.210).

Nel frattempo le donne tornano dall’assemblea e si spoglino degli abiti maschili e Prassagora, tornata a casa, fingendo di essere stata da una partoriente, viene informata da Blepiro dell’esito dell’assemblea: il governo verrà affidato alle donne. La donna, dissimulando il proprio coinvolgimento, accoglie con favore la notizia. Enuncia così i punti principali del suo programma di governo:

  • Koινονειν (koinoneîn): cioè la comunione totale di tutti i beni e delle proprietà, donne comprese, per eliminare ogni sopraffazione e garantire che nessuno rimanga privo del necessario.
  • Distruzione della legge del γαμος (gàmos): anche le donne divengono un bene comune. Ma anche le donne dovranno stare prima con i brutti, così come gli uomini con le brutte.

Nelle scene seguenti, si manifestano le contraddizioni di questo nuovo sistema: vengono evidenziate dallo stesso popolo che si divide tra favorevoli e contrari, e dai discorsi stessi degli uomini che si interrogano sulla correttezza di queste nuove usanze. Da una parte, per esempio, c’è chi è restio a cedere le sue sostanze o a rinunciare ai processi, dall’altra si assiste alla scena di un ragazzo che, per poter avere la donna amata, è costretto a soddisfare prima i desideri di tre vecchie megere.

Durante lo svolgersi di queste scene, viene anche organizzato un banchetto, nel quale a fine commedia si ritroveranno tutti i personaggi.

Commento

Il grande genio di Aristofane è tale da riuscire a creare situazioni comiche e assurde, anche se tratta  temi delicati come la politica, la società utopistica, il comunismo platonico e lo status sociale femminile del tempo. Tutti  i principali bersagli di Aristofane (Cleone, Euripide e Socrate fra gli altri) sono ormai morti e la stessa commedia antica va modificandosi verso la commedia di mezzo. Aristofane è costretto a cambiare la vena comica e a toccare temi surreali, i quali, tuttavia, seppure ironici non toccano più i livelli comico-stilistici delle opere della sua gioventù.

                                    Thomas Victor Todesco e  Luca Tuveri

Guarda il video (durata: min. 8.37)

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